Orchestra Tipica
In America Latina viene definita come Orchestra Tipica la formazione musicale dedicato alla interpretazione della musica popolare di una regione. Il termine è usato per indicare i gruppi di medie dimensioni (da 8 a 12 musicisti). Questo termine è stato applicato principalmente ad orchestre di Cuba, Argentina e Uruguay.
Nel caso Argentino e Uruguaiano, il termine è stato legato all’Orchestra Tipica di Tango. In origine il tango veniva eseguito con chitarre, flauto e violino, successivamente il bandoneon sostituisce il flauto, fatto rivivere un secolo dopo da Astor Piazzolla nel suo ottetto e nonetto.
L’origine del termine “Orchestra Tipica Criolla” è dovuto al bandoneonista, direttore e compositore Vicente Greco (1888-1924). E ‘utilizzato in generale, ma indica una formazione orchestrale con due o più violini e fisarmoniche. Di solito queste orchestre sono composte dagli strumenti del genere che interpretano, nel caso del tango pianoforte, bandoneon, violino, basso, chitarra, flauto, e in molti casi viola e violoncello.
In origine, i musicisti dovevano “Rodar”, ovvero girare passando di locale in locale. Dal momento in cui il tango inizia ad inserirsi in ambiti sociali elevati, viene aggregato il pianoforte, che non è portatile (in origine era suonato nei Bar di periferia e nei bordelli), i musicisti quindi divennero più sedentari non essendo piu costretti a portare i loro strumenti qua e là .
Il 1917 può essere considerato il lancio dell’Orchestra Tipica ( Orquesta Tipica Firpo Canaro ).
Roberto Firpo e Francisco Canaro la fondano per le feste del Carnevale nella città di Rosario ,da quel momento il Tango inizia a venire accettato nel gusto popolare, come l’espressione musicale indiscussa e “Porteña”.
Nel 1924, il violinista, direttore d’orchestra e compositore Julio de Caro (1899-1980) crea il suo sexteto e segna l’inizio della “Guardia Nueva”. Inizia a proliferare nelle orchestre di tango, una rottura fondamentale in questo genere. Il tango non viene più interpretato “a la parrilla” ( a braccio ovvero senza partitura o arrangiamenti musicali ndt ), ma con un linguaggio musicale codificato in costante crescita negli anni Trenta e porta il tango allo splendore negli anni quaranta e continua fino ad oggi, dove lo stile dell’ Orquesta Tipica viene mantenuto dalla maggior parte delle giovani band.
Qui i documentari
“Storia delle orchestre dal 1895 1935”
https://www.youtube.com/watch?v=vC6N8MZyPqc
Orchestre nell’epoca d’oro 1935 1945″
a cura del canale Volver Tango
I Padri delle orchestre tipiche
Francisco Canaro – Roberto Firpo
Questo notevole duo di musicisti, uno pianista altro violinista può essere considerato il genitore delle orchestre tipiche, dal momento che erano pionieri nell’armonizzare gli strumenti e basati su un amalgama tra bandoneon, pianoforte e contrabbasso e violini.
I due hanno cercato attraverso le loro formazioni si differenziano per stile interpretativo del tango.
Il 10 Maggio 1884, nella città di Las Flores è nato Roberto Firpo.
Il 26 Novembre del 1888 a San José de Mayo – Uruguay è nato Francisco Canaro.
Agli inizi del 1900 Canaro entra a far parte del quartetto di Vicente Greco come violinista:
Vicente Greco, bandoneon
Francisco Canaro, violino
Prudencio Aragona, pianoforte
Vicente Pecci, flauto
Firpo nel 1913 forma il suo quartetto per suonare all’Armenonville il migliore Teatro ridotto di Buenos Aires ubicato tra calle Alvear e Tagle, la zona più “bene” della città. A lui si deve l’introduttore del Piano nel tango.
Il Quarteto Firpo aveva come integranti
Eduardo Arolas “El Tigre del Bandoneon”
Tito Roccatagliata, violino
Pedro Festa, violino
Roberto Firpo, pianoforte
Roberto Firpo dal pianoforte conduceva l’orchestra, con stile raffinato.
Nel 1914 aggiunge all’Orchestra nuovi musicisti, che arricchiscono la qualità delle prestazioni di Firpo al pianoforte: Tito Roccatagliata e Agesilao Ferrazano il bandoneon e Alejandro Michetti al flauto.
Debutta anche come compositore proponendo in anteprima il suo tango “Alma de bohemio”, diventando l’attrazione tanguera del suo tempo, sia come compositore che esecutore.
Firpo ha contribuito a strutturare la composizione finale dell’Orchestra Tipica, ed è stato uno dei primi evoluzionisti Tango.
Questo maestro per molti anni ha fatto scuola a molti brillanti artisti di tango.
Di sua paternità sono alcuni dei più famosi brani nel repertorio del tango, “Alma de Bohemio”, “Fuegos artificiales”, “Didi”, “El amanecer”, “Vea, vea” ed altri … Ha accompagnato il duo Gardel, Razzano quando hanno registrato “El Moro”.
Firpo e Canaro hanno inserito il contrabbasso, uno strumento che ha portato il sostegno ritmico necessario all’orchestra con la sua sonorità penetrante.
Nel 1916 Francisco Canaro ( violino ) forma la sua orchestra con musicisti di alto livello, pianista José Martínez, bandoneon Osvaldo Fresedo e Pedro Polito, Rafael Rinaldi al violino, bassista Leopoldo Thompson.
Veniva definitivamente formato il sestetto tipico, due bandoneon, due violini, pianoforte e contrabbasso, che per molti anni sono stati l’identificazione dell’orchestra tipica.
Il prestigio raggiunto da questi maestri attraverso le loro formazioni fu di tale importanza da monopolizzare l’interesse pubblico dell’epoca.
I metodi di interpretazione di Firpo e Canaro avuto un contrasto marcato, che portato alla nascita di vere e proprie tifoserie.
Il primo chiaramente si è evoluto con una tendenza di passo lento e melodico, conservandone gelosamente le sfumature.
Canaro poco sensibile alle influenze armoniche invece ha dato alla sua orchestra un ritmo più veloce, dandole uno stile piu brioso.
Si può dire che Firpo è quello che ha amalgamato le voci degli strumenti, mentre Canaro ha prodotto la trasformazione ritmica del due per quattro.
Tale era il contrappunto di stili e l’impatto nel pubblico che 1917 un uomo d’affari di Rosario ingaggia i due per il Carnevale e incoraggia la fusione delle loro orchestre.
La proposta economica era cosi vantaggiosa che i due accettarono e nacque un favoloso ensamble che sarebbe stato il pioniere di quello che in futuro saranno le Gran Orquesta Tipica.
Fecero parte dell’Orquesta Tipica Fripo Canaro, musicisti come Osvaldo Fresedo, Tito Roccatagliata, Agesilao Ferrazano, Juan Carlos Bazan, José Martinez, Leopoldo Thompson, Cayetano Puglisi, Alejandro Michetti, Pedro Polito, Juan Bautista Dambroggio, y Alejandro Scottti.
Nel 1924 Roberto Firpo cede il testimone del pianoforte per passare alla direzione, la sua orchestra viene rafforzata da Cayetano Puglisi, Octavio Scaglione, Elvino Vardaro ai violini, Juan Guido, José Servidio, y José Scumacher en bandoneones, Luis Cosenza en piano, y AngelCorleto en contrabbasso,violoncellista Nerón Ferrazano, e clarinettista Juan C.Bazán.
Francisco Canaro, per sua parte, introduce un altro sistema fondamentale, aumentando il numero di bandoneon e violini, con lo scopo di sostenere maggiormente l’Orchestra.
Canaro promuove la figura del Chanssonier o estribillista; Roberto Diaz, e Charlo, sono stati i primi suoi cantanti nell’Orchestra tipica.
Nel 1927 Canaro presenta Agustín Irusta e Roberto Fugazot come nuovi chansoniers, buoni esecutori che gli furono presentati a Parigi tempo prima da Lucio Demare.
L’apparizione e importanza dei cantanti di Tangos è derivata all’iniziativa di Francisco Canaro, grazie a loro viene aggiunta un’attrattiva in piu al tango, restano nella memoria Ernesto fama, Francisco Amor, Roberto Maida, Roberto Arrieta, Alberto Arenas, Carlos Dante Carlos Roldan, Eduardo Adrian Guillermo Corallo, Enrique Lucero, Ada Falcon, Nelly Omar.
Roberto Firpo, integra nel 1928 Teofilo Ibanez successivamente Emiliano Costa (Principe Azul).
Nel 1925 Francisco Canaro con la sua orchestra si reca a Parigi, con Agesilao Ferrazano violino, Carlos Marcucci e Juan Canaro bandoneones, Fioravanti Di Cicco pianoforte, Rafael Canaro, contrabbasso e Romualdo Lobo alla batteria.
Anche se in Francia vivevano già molti musicisti Argentini, la presenza di Canaro a Parigi, ha segnato l’apertura di un mercato importante per il Tango Argentino..
Molti dei musicisti non rientrarono dal tour, per stabilirsi in Europa, motivo per cui quando torna a Buenos Aires incorpora altri notevli musicisti per sostituire i musicisti assenti, Luis Petruccelli, Octavio Scaglione, Emilio Puglisi, Ernesto Bianchi, Lucio Demare sono alcuni dei sostituti di primo livello.
Si è detto che a metà del 1920 sono stati perfettamente definiti i due flussi in tutta la traiettoria musicale presesente. Roberto Firpo era una figura di primo piano in tutti i tempi iniziali del tango. Per molti anni ha mantenuto uno standard di eccellenza, in termini di gioco orchestrale. Improvvisamente, nel 1935 ha una battuta d’arresto, torna alle origini, trasformando la sua orchestra in un quartetto, dove è di nuovo responsabile del pianoforte.
Preoccupato di mantenere la purezza della musica e la fedeltà tipiche di forma e contenuti provenienti dall’anima popolare.
Il fatto di tornare alla radice del tango, con il quartetto per suonare allo stile Guardia Vieja, non toglie minimamente riconoscimento al duro lavoro che ha contribuito all’evoluzione del tango musica che lo pone tra i protagonisti.
Francisco Canaro sua controparte, ha continuato con lo sviluppo interpretativo, forse meno raffinata, ma più roboante e incline al tango sinfonico incorporando quantità a volte eccessiva di musicisti e cantanti.
Va riconosciuto che alla sua orchestra si è unita la crema di artisti musicali del tempo, come Federico Scorticati, Lucio Demare, Minotto Di Cicco, Cayetano Puglisi, Mariano Mores, Ettore Maria Artola, ecc …
Altri rami dell’albero Tango, così come lo erano Firpo e Canaro, sono De Caro e Fresedo, che con lo stesso scopo, diedero al Tango un suono piu ampio e colorato, producendo il grande processo che raggiunse il suo splendore nella decada del ’40.
Il Maestro Roberto Firpo è morto il 14 giugno 1979.
Il Maestro Francisco Canaro è morto il 14 dicembre 1964.